venerdì 30 settembre 2016

ombra scarlatta





TITOLO: ombra scarlatta
performance
Autore: Valentina Pietroluongo
performer: Valentina Pietroluongo

Realizzata al Liceo Artistico di Quartu S. Elena, aula B5 A.S. 2014/2015



‘’Una stanza vuota. Una giovane donna. Un pubblico muto. Una luce. 
Valentina Pietroluongo ( artista e cosplayer di grande talento) affronta il tema della violenza sulle donne, riferendosi ad un fenomeno ormai diffuso a livello mondiale, che in Italia ha registrato,solo lo scorso anno, 128 omicidi. Il pubblico è costretto ad osservare in modo passivo, testimone inconsapevole, come il protagonista di "La finestra sul cortile" di Hitchcock.
 Lo spazio è spoglio, tranne che per alcuni materiali di scena. La luce, diffusa morbidamente nello spazio, illumina il volto dell'artista. Si respira uno stato di sospensione,di mistero e calma apparente, mentre una musica di sottofondo attraversa le emozioni dei presenti.’’
Sara Manunza




"Deaf body" (corpo sordo)



"Deaf body" (corpo sordo)
Autore: Alessandra Serra
Installazione
esposta alla mostra per il ventennale del Liceo Artistico di Quartu S. Elena



77 barattoli di omogeneizzato, posti sopra un mobile in modo ordinato a formare un rettangolo. 
Un rettangolo dunque, costituito da 11 colonne che a loro volta comprendono 7 barattoli l'una. 
76 barattoli pieni, sigillati.
Al centro un barattolo completamente vuoto e senza coperchio. 
Il recupero di questi barattoli é dato dal ricovero di mia madre nel 2009 dopo essere stata in rianimazione per una crisi respiratoria, causata dalla sua malattia, la mia miastenia gravis. 
Ogni giorno le venivano dati oltre al pasto due omogeneizzati. 
Così abbiamo comprato una montagna di barattoli e li abbiamo riposti in un mobile del soggiorno.
Sono rimasti conservati per circa tre/ quattro anni.
L’installazione ripropone l’ordine, l’accuratezza con la quale i barattoli sono stati conservati in questi anni.
Ordine e ritmo, interrotti solo da un barattolo vuoto. 
Un barattolo vuoto posto al centro dell’installazione.
Nel mondo ci sono 90 casi di miastenia gravis su un milione di persone.



Cos'è la miastenia?
La miastenia gravis è una malattia che colpisce i muscoli facendo perdere progressivamente, tono e forza. E’ una malattia neuromuscolare di tipo autoimmunitario in cui si determina un difetto della trasmissione degli impulsi nervosi che è la causa dell’esauribilità muscolare che la caratterizza, esauribilità che è di grado variabile da caso a caso e che può arrivare anche all’impossibilità a compiere anche i movimenti più semplici.
Il corpo finisce per non rispondere ai comandi, come se fosse sordo.


giovedì 28 luglio 2016

àlias


àlias 

Un universo irraggiungibile che si deve guardare da lontano e ci sovrasta.
Una composizione sonora bisbiglia emozioni, quotidiano scorrere del tempo, gesti e pensieri.
Un site specific  creato all’interno di un’ aula che è stata un laboratorio di idee, un luogo di scontri e incontri, di sentimenti che si sono susseguiti ininterrottamente per tre anni scolastici … vita vissuta.
E’ avvolgente, misterioso e seppur conosciuto, ignoto.


Alias è l’altrimenti.
Un universo fatto di poche costellazioni, che rappresentano la persona e contemporaneamente raccontano l’insieme. Ci suggerisce tutto quello che non sappiamo di loro, tutto quello che li rappresenta, li rivela,  lasciandoci intuire qualcosa che forse abbiamo percepito, a volte accolto.
Una parte di essi di cui ci fanno dono.

Un universo che riempie lo spazio, ne prende possesso e sussurra alle nostre anime qualcosa di più.

àlias avv. e s. m. [dal lat. alias]. – 

1. avv. Altrimenti; si interpone per lo più tra il nome reale di una persona e lo pseudonimo o il soprannome o il titolo con cui è generalmente nota.

2. s. m. Nelle reti informatiche, e in particolare sul web, nome fittizio con cui un utente può identificarsi all’interno di una comunità virtuale; nickname.

sinon. di variante1 


domenica 24 luglio 2016

who's next?



WHO'S NEXT


E’ un progetto nato da una stretta collaborazione tra Marina cuccus e gli studenti della 5 A arti figurative del Liceo Artistico di Quartu S. Elena.

Un live painting realizzato in occasione dei festeggiamenti per il ventennale della fondazione del Liceo Artistico.

Gloria Perra, Daniele Puddu, Federica Frau, Luca Spiga, Aura Mattana, Nichol Dettori, Denise Pilleri e Manuela Pilia hanno dipinto 8 strisce di tela di diverse dimensioni e lunghezze, trasformandole in “sudari”, sudari che rappresentano le vittime innocenti degli attentati che si perpetuano in tutto il mondo.

Sono stati utilizzati solo toni di una contrastante coppia di colori: rosso e nero.

In mesto corteo, i performer hanno poi trasportato le tele e le hanno appese al soffitto in un corridoio del liceo, creando un passaggio obbligato, che costringe il pubblico ad attraversare lo spazio a stretto contatto con i sudari, a toccarli, ad accarezzarli o anche solo ad evitarli.



Who’s next? Chi sarà il prossimo? Possiamo ignorare gli eventi che stanno terrorizzando l’intera umanità? C’è umanità in tutto questo? Essere consapevoli non significa solo provare compassione ma sentirci parte di un unico popolo.

Potremo essere noi i prossimi, noi stessi le vittime. Siamo già delle vittime inconsapevoli. Vogliamo veramente continuare ad esserlo?

Federica Frau



Liceo Artistico “G. Brotzu” – via scarlatti, 2 Quartu S. Elena

Domenica 13 Dicembre 2015 aula D5

Conclusione del progetto Domenica 13 Dicembre corridoio piano D h. 18.30

La linea / Borders

TITOLO: La linea/Borders
Happening Pittorico/ performance
Autore: Emanuela Angioni
DIMENSIONI: 110x950 cm



La linea/Borders è un happening pittorico che vuole raccontare il dolore dei popoli costretti a fuggire dalla propria terra natia perchè in guerra. Gli stessi Paesi "in pace" che hanno mosso e ancora muovono i fili della Guerra nei territori in conflitto, territori colmi di risorse che fanno gola alle Nazioni più ricche. Paesi crudelmente consapevoli che sfruttano e, come un'incoscente creatura, seminano guerre e tracciano linee, come un gioco, dividendo, distruggendo territori, anime e popoli, creando confini che creano confini.